Visita tecnica ad un’area agrigcola in Assiano (MI) bonificata dagli idrocarburi – 13 maggio 2024

Il 13 maggio 2024 è stata organizzata una visita tecnica per gli studenti del corso di “Soil Remediation” del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per lAmbiente ed il Territorio. L’obiettivo era di far conoscere la realtà di un sito in fase di bonifica e di approfondire le tecnologie di bonifica.

Il sito è un’area agricola a Assiano (MI), a sud-ovest di Milano, dove nel 2015 si è verificata una fuoriuscita di idrocarburi da un oleodotto sotterraneo. Azioni di emergenza rapide hanno permesso di rimuovere il gasolio fuoriuscito dalle falde acquifere e di sostituire la condotta danneggiata. Dopo una caratterizzazione del sito e una valutazione del rischio specifica, sono state scelte le biopile e la fitodepurazione come tecnologie di bonifica per i suoli più e meno inquinati, rispettivamente.

La biopila è un trattamento biologico in cui il suolo viene scavato e accumulato in cumuli aerati per sfruttare i microrganismi nel degradare gli inquinanti in condizioni aerobie. Il test pilota effettuato per il sito ha mostrato un’efficienza di rimozione insufficiente per raggiungere la concentrazione obiettivo di bonifica e la necessità di installazioni incompatibili con l’uso agricolo dell’area. Pertanto, questa tecnologia è stata abbandonata.

La fitodepurazione si basa sull’uso delle piante per degradare, estrarre, stabilizzare o detossificare gli inquinanti nel suolo. In questo caso, l’obiettivo era la degradazione in situ, grazie all’azione combinata degli enzimi radicali e dei batteri del suolo nella rizosfera. Le specie legnose sviluppano radici nel tempo; più vecchia è la pianta, più lunghe sono le radici e più profonde si trovano nel suolo. Le specie erbacee possono essere utilizzate per trattare il suolo superficiale.

Un test a scala pilota è iniziato nel 2019 utilizzando pioppi come specie legnose, previsti per la maggior parte del sito, mentre l’erba medica è stata utilizzata come specie erbacea vicino all’oleodotto, dove le radici legnose avrebbero potuto causare danni. Da marzo 2019 a settembre 2021, in molti dei punti di monitoraggio si è ottenuta una significativa diminuzione della concentrazione di idrocarburi.

In base ai risultati soddisfacenti del test, nel 2023 sono stati piantati pioppi per la bonifica del sito, secondo una griglia regolare di circa 4 m x 4 m, per garantire una copertura completa dell’area e una profondità da trattare (3 m sotto la superficie del suolo). Oggi il sistema radicale ha raggiunto i 2/2,5 metri di profondità, con una buona riduzione della concentrazione di inquinanti. Il tempo stimato per completare la bonifica è di circa cinque-dieci anni.

In conclusione, sebbene il lungo tempo necessario per bonificare il sito con la fitodepurazione, questa tecnologia sembra essere una buona alternativa alla biopila, consentendo un’azione meno invasiva sul suolo, con costi inferiori e offrendo benefici all’ecosistema, anche per il suolo più contaminato del sito.

Dopo il completamento della bonifica, il sito sarà nuovamente destinato a scopi agricoli.