Monitoraggio e diagnostica ambientale

Il percorso formativo “Monitoraggio e diagnostica ambientale” è finalizzato allo sviluppo ed all’utilizzo di strumenti e sistemi di misura per il monitoraggio funzionale alla gestione delle risorse ambientali..

 

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La complessità intrinseca delle interazioni del sistema uomo-ambiente richiede importanti componenti conoscitive legate alle esigenze di identificazione, acquisizione ed elaborazione delle grandezze necessarie per valutare contestualmente lo stato delle risorse e l’impatto delle pressioni di origine antropica. Del tutto in linea con le caratteristiche spaziali e dinamiche del sistema stesso, le esigenze applicative del settore comprendono situazioni molto diversificate, tanto in termini delle scale dimensionali oggetto delle misure che delle estensioni temporali necessarie all’adeguata valutazione della loro evoluzione. La natura e tipologia dei parametri da rilevare è altrettanto – quando non maggiormente – variegata: il monitoraggio di grandezze fisiche, chimiche e biologiche, così come quello di indicatori indiretti di caratteristiche sistemiche, biotiche ed abiotiche, ne costituiscono esempi adeguatamente rappresentativi.

 

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Il patrimonio convenzionale del rilevamento ambientale ha subito, negli ultimi decenni, significativi avanzamenti per le possibilità applicative di approcci basati su metodologie che, sviluppate in origine per altre finalità, hanno mostrato notevoli potenzialità nel migliorare la descrizione del sistema. Il contestuale progresso tecnologico nelle strumentazioni di misura e nella sensoristica ha parallelamente incrementato l’accuratezza ottenibile, consentendo una crescita continua e costante nel miglioramento della qualità del rilevamento stesso.

 

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La natura e l’evoluzione degli approcci applicabili per monitorare le caratteristiche ambientali coinvolge da un lato strumentazioni avanzate per il rilevamento delle caratteristiche di interesse (misure satellitari, acquisizioni con apparecchi a guida autonoma quali droni, acquisizioni in tempo reale con apparati di telefonia portatile quali smartphone e tablet) e, dall’altro, quell’insieme di esigenze conoscitive per l’archiviazione, l’elaborazione automatica, la gestione e l’utilizzo di masse di dati di enorme consistenza e notevole complessità. In un tale contesto, le competenze professionali dell’ingegnere ambientale hanno concrete possibilità di indirizzarsi nel settore specialistico che coinvolge la progettazione, l’utilizzo e la gestione dei sistemi per l’acquisizione e l’analisi delle caratteristiche del territorio naturale e antropizzato e della loro evoluzione..

 

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Il percorso didattico proposto nel settore del monitoraggio e della diagnostica ambientale fornisce le conoscenze di base richieste per la progettazione e la formulazione dei sistemi di rilevamento e di gestione dei dati. La formazione è integrata con un insieme di discipline specialistiche che affrontano puntualmente gli strumenti conoscitivi necessari all’identificazione delle esigenze della misura, all’applicazione di approcci avanzati nell’acquisizione, manipolazione ed elaborazione di insiemi complessi di dati ed alla predisposizione dei relativi strumenti e sistemi di archiviazione, con un curriculum complessivo finalizzato alle competenze professionali richieste nelle seguenti aree di intervento:

  • acquisizione, gestione e rappresentazione delle caratteristiche fisiche del territorio tramite strumenti tecnologici avanzati;
  • progettazione, costruzione e manutenzione della filiera dell’osservazione dei fenomeni ambientali tramite i sistemi e le reti di monitoraggio;
  • monitoraggio dell’evoluzione dei processi ambientali tramite indagini in situ e remote;
  • sviluppo di strumenti cartografici e gestione di reti di monitoraggio, osservazione e controllo dell’ambiente;
  • formulazione di metodologie per il controllo, la diagnostica e l’osservazione delle componenti ambientali a diverse scale spaziali e temporali

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Il curriculum formativo del percorso proposto configura potenziali collocazioni in diversi settori professionali:

  • enti e servizi pubblici di protezione dell’ambiente, di protezione civile, di difesa del territorio e di valutazione della compatibilità ambientale di piani ed opere;
  • aziende per la produzione e la gestione di strumentazione ambientale, di sensori remoti e di sistemi e reti di monitoraggio ambientale;
  • autorità e agenzie di pianificazione e controllo del territorio e delle risorse ambientali;
  • pubblici servizi di monitoraggio, protezione ambientale e protezione civile;
  • servizi tecnici e cartografici nazionali e regionali;
  • aziende e società di gestione delle reti tecnologiche dei servizi di pubblica utilità;
  • università, enti ed istituti di ricerca pubblici e privati.